Le 5 fasi dell’elaborazione del lutto delle bottiglie di plastica.

Fase 1: negare le seguenti informazioni.

L’acqua delle bottiglie di plastica contiene sostanze mutagene e cancerogene. Come un autorevole studio (guarda la fine del post per le fonti) ha identificato 29 sostanze che dalle bottiglie di plastica migrano nell’acqua. Le concentrazioni aumentano più di 9 volte se la temperatura delle bottiglie di plastica passa da 20 a 30 gradi e di quasi 4 volte se l’acqua rimane imbottigliata per più di 3 mesi.
Quindi ora prova ad immaginare cosa succede quando l’acqua in bottiglia di plastica viene trasportata nei camion o quando viene lasciata al sole o stoccata nei depositi.

Una azienda che produce bottiglie di plastica effettua controlli su queste sostanze con la frequenza di 3-5 campioni ogni 650 milioni di pezzi: questa come puoi ben capire è una frequenza inferiore al biglietto vincente della lotteria.

Le sostanze più pericolose che migrano dalla plastica all’acqua sono: l’antimonio, il benzofenone, l’acetaldeide e la formaldeide. Sono sostanze mutagene e cancerogene, cioè sostanze che danneggiano il DNA modificandolo e nel lungo temine possono provocare tumori.

Il regolamento europeo stabilisce il limite di 60 mg/l per le sostanze nocive che dalla bottiglia migrano nell’acqua. I valori misurati con il metodo dell’evaporazione sono di 16 mg/l, e quindi ben al di sotto dei limiti di legge ma questo avviene perché a 100 °C tutte le sostanze volatili e semi-volatili evaporano e non sono quindi conteggiate. Con il metodo della liofilizzazione, il totale di sostanze rimanenti aumenta di 7,5 volte e raggiunge i 121 mg/l: il doppio del limite consentito dalla legge.

Bottiglie di plastica

Di conseguenza e sulla base delle informazioni oggi disponibili il consumo di acqua in bottiglia, già non ecosostenibile, è rischioso a causa dell’assunzione graduale e dell’accumulo di sostanze tossiche in un uso quotidiano. Qualsiasi produttore è in grado di garantire processi di imbottigliamento tecnologici e sicuri ma non può garantire che la tua bottiglia sia stata conservata sempre in condizioni ottimali.

A2D Analisi Acqua a Domicilio consiglia il consumo di acqua in bottiglia solo quando quella di casa ha dei problemi che devono essere transitori perchè la bolletta si paga per acqua perfettamente sicura e potabile.

Fase 2: arrabbiarsi.

Arrabbiarsi per l’uso che se ne è fatto in passato e per i rischi a cui si è stati esposti

Fase 3: negoziare.

Cercare bottiglie d’acqua da fonti vicine, con una scadenza superiore ai due anni e consumarle nel più breve tempo possibile

Fase 4: deprimersi.

(arrendersi per la fatica sia razionale che emotiva)
ed infine

Fase 5: accettare la realtà.

La propria acqua del rubinetto, se sicura,  è migliore di qualsiasi acqua in plastica.

Fonti
Immagine: Frimufilms / Freepik

Bach, C et al. Water research, 2012
Richardson SD et al Anal Chem 2009
Nerin et al Analytica Chimica Acta 2013
Plotan et al Food Chem 2013
Keresztes et al Sci Tot Environ 2013
http://www.calrecycle.ca.gov/Publicatio…/…/1486/20131486.pdf

Video
https://youtu.be/R2nkek3r5lM#t=3m50s

http://www.corriere.it/…/daae6166-135b-11e4-bb47-dc581d38d4…