Marco Monty Montemagno e le bottiglie in plastica.

marco montemagno

Marco Monty Montemagno nel suo video ha spiegato come è stato possibile convincerci che bere acqua in bottiglia sia NORMALE.

Nella moderna era SOCIAL nel quale chiunque si sente il diritto di dubitare anche di verità scientifiche, la sua frase “l’acqua in bottiglia è uguale a quella del rubinetto” ha scatenato un social-putiferio. Divertente per un osservatore esterno e drammatico per chi, come noi, su basi oggettive cerca di proporre un modello ecosostenibile di consumo consapevole dell’acqua: bere, se sicura, l’acqua del rubinetto.

Come reagisce il consumatore

Dal punto di vista di MARKETING Marco ha tralasciato un aspetto: il consumatore che da ANNI spende soldi, tempo ed energia fisica per portare a casa la cassetta di acqua non accetta l’idea che qualcuno gli dica con due parole di aver speso soldi, tempo ed energia fisica INULTIMENTE. Se non si offende si arrabbia. Dire ad un convinto fumatore che fumare non ha alcun beneficio si ha come risposta “Cosa dici? Mi rilassa! Aiuta a concentrarmi! Aiuta a farmi andare in bagno! E secondo te perché spendo soldi e rischio la salute? Non sono mica coyote!”

L’evidenza scientifica

Dal punto di vista dei CONTENUTI ci sono alcune imprecisioni (anche perché le normative sull’acqua sono differenti nel mondo) ma per il ragionamento marketing sono ininfluenti. Un aspetto IMPORTANTE è però trascurato. Chi pensa che un consumo lungo e prolungato all’acqua in bottiglia non comporta rischi per la salute si sbaglia. Bere acqua in bottiglie di plastica può essere anche dannoso (sostanze cancerogene e disturbatori endocrini della plastica). I più esposti sono i più piccoli che l’acqua del rubinetto la vedono con il cannocchiale.

Nell’era psico-social, seguendo il consiglio di Roberto Burioni, Medico, è opportuno citare sempre le fonti che in questo caso sono disponibili su http://bevimenoplastica.microbeco.org/approfondimenti/