La durezza dell’acqua. Che informazioni racchiude?
La durezza totale è un parametro che esprime l’abbondanza di alcuni sali nell’acqua ed è principalmente ricondotta al contenuto di sali di calcio e magnesio, presenti in forma di carbonati, bicarbonati, solfati, cloruri e nitrati. L’origine superficiale o profonda delle acque e dalla geologia dell’area di captazione influenzano molto la durezza dell’acqua. L’unità di misura è il grado francese (°F).
Come si classifica l’acqua in base alla durezza
Generalmente in base alla durezza, l’acqua può essere classificata in:
- Molto dolce: 0-4 (piovane)
- Dolce: 4-8 (oligominerali)
- Lievemente dura: 8-12
- Mediamente dura: 12-18 (fiume o lago trattate)
- Dura: 18-30 (acque sotterranee permeanti dei calcari)
- Molto dura: >30 (di mare o collinose)
Esistono in realtà diverse scale di misurazione della durezza anche a seconda dell’unità di misura scelta. Le acque con valori compresi nell’intervallo consigliato dal D.lgs 31/2001, ovvero tra 15° e 50°F, e quindi da mediamente a molto dure, sono adatte al consumo umano.
Quando bere acqua ricca di sali.
È interessante notare ad esempio che nella stagione estiva o durante lo svolgimento di pratiche sportive è preferibile il consumo di acque dure. In tal modo è possibile per compensare la perdita di sali minerali a causa della sudorazione. La città di Catania, ad esempio, ha acque tendenzialmente dure, quindi ricche di sali minerali. I minerali di calcio e magnesio hanno un effetto benefico sul corpo umano. Per cui è falsa la diceria che bere acqua dura faciliti la formazione di calcoli renali.
La ricerca attuale suggerisce il consumo di acque dure nella prevenzione al rischio di infarti e problemi cardiaci e l’integrazione di sali di magnesio nelle diete.
Quelle dannate formazioni di calcare.
L’aspetto certamente negativo delle acque dure, in particolar modo quando riscaldate, riguarda le incrostazioni di calcare (carbonato di calcio) nelle tubature e negli impianti di riscaldamento.
A volte i depositi di calcare assumono una colorazione rossa. Essa deriva dalla deposizione di particelle di ferro e di ossido di ferro, responsabili della ruggine inglobate nel calcare. Questi depositi minerali sono spesso ideali per lo sviluppo di batteri. Essendo però un prodotto naturale, con pochi piccoli semplici accorgimenti, è possibile prevenire la formazione del calcare e godere dei benefici di un acqua potabile ricca di sali minerali.
Una buona abitudine è quella di di pulire il frangiflutto e i filtri in uscita dal rubinetto per ridurre tali formazioni. Per avere informazioni dirette sul grado di durezza dell’acqua di casa è sufficiente analizzarla almeno una volta.
Purtroppo è convinzione comune che le acque dure provochino la formazione di calcoli renali. Questa convinzione non ha alcun riscontro scientifico.
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